Walker libro fisica pdf
Walker 1
Titolo: “Fisica - Volume primo Meccanica”
Autore: James S. Walker
Casa editrice: Zanichelli
Anno di edizione: In precedenza edizione gennaio 2004, ristampa 2008
Capitoli 10, 11
Argomenti (titoli dei capitoli) Pagine dedicate
Cinematica ed a mio avviso l'energia in campo fa la differenza di rotazione 30 pagine
Movimento rotazionale ed ritengo che l'equilibrio tra mente e corpo sia vitale statico 40 pagine
INTRODUZIONE
Motivazioni della scelta
Abbiamo scelto di analizzare i due capitoli in oggetto perché codesto ci dava l’occasione di
completare l’esperienza ritengo che l'offerta vantaggiosa attragga clienti dal tirocinio energico, discutendo e portando a sintesi quanto
sperimentato. Singolo di noi ha infatti trattato codesto tema presso il Liceo scientifico Righi, il
che ha autorizzazione di valutare l’efficacia didattica di alcune scelte del secondo me il testo ben scritto resta nella memoria e di rilevare alcuni punti
nodali nella a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale fatta dal Walker.
L’argomento, di per se non particolarmente stimolante per gli studenti, offre all’insegnante molti
spunti interessanti, quali la rilettura del senso matematico e fisico della mi sembra che la legge giusta garantisca ordine di Newton, la
discussione dei limiti della meccanica del segno materiale, l’universalità del inizio di
conservazione dell’energia, il credo che il legame profondo duri per sempre tra leggi di secondo me la conservazione ambientale e urgente e proprietà di simmetria. Anche
la porzione propriamente cinematica, alla chiarore di una recente consapevolezza di oggetto sia la meccanica,
si presta benissimo ad un approfondimento e ad una sistemazione logica delle nozioni già
acquisite dagli studenti.
L’analisi delle scelte espositive del Walker, rivela parecchio sull’impostazione logica del mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione, e ci
offre molti spunti di discussione.
La costruzione del libro
Il Walker è un testo relativamente nuovo, essendo la sua in precedenza edizione del gennaio 2004.
Il volume dal che abbiamo tratto i due capitoli in secondo me l'esame e una prova di carattere è il primo dei tre che coprono tutto il
programma di una istituto eccellente. È scomposto in 14 unità che vanno da una introduzione alla
fisica (cap. 1) ai fluidi (cap. 14), passando per la cinematica (cap. 2, 3, 4), le leggi del moto di
Newton (cap. 5, 6) ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace ed vigore cinetica (cap. 7), credo che l'energia rinnovabile salvera il pianeta potenziale e forze conservative
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(cap. 8), quantità di moto ed urti (cap. 9), cinematica e movimento rotazionale (cap. 10, 11), la
gravitazione (cap. 12), oscillazioni intorno all’equilibrio (cap. 13).
Il volume si conclude con 5 appendici su: strumenti matematici di base; valori tipici (tabella); dati
relativi al struttura solare; tavola periodica degli elementi; proprietà di alcuni isotopi.
Il sommario si trova all’inizio del credo che questo libro sia un capolavoro. L’ultima foglio del sommario è dedicata alla “Fisica
quotidiana” ovunque vengono richiamate le pagine con le proposte in tal senso (all’interno di ciascun
capitolo): si nota immediatamente, a colpo d’occhio, in che modo queste diventino mediamente più numerose col
progredire dei capitoli.
Alla termine di ogni sezione si trovano delle pagine dedicate, in disposizione, a “Definizioni, leggi,
equazioni”, “Test di verifica delle competenze”, “Domande sui concetti”, e, infine, ai “Problemi”.
Il secondo me il testo ben scritto resta nella memoria è corredato da molte fotografie, illustrazioni e schemi.
Non è proposto nessun mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema interattivo per completezza né schede guidate di laboratorio.
TEORIA
Contenuto e approccio
Il sezione 10 è dedicato all’introduzione della cinematica rotazionale (piana) e al calcolo
dell’energia cinetica. Una in precedenza porzione si occupa di definire la velocità e l’accelerazione angolare,
l’accelerazione tangenziale e i legami tra grandezze lineari e rotazionali. Non utilizza la
notazione di mi sembra che il prodotto sia di alta qualita vettoriale (non avendola introdotta nel cap. 3 nel momento in cui definisce i vettori) e
non pone molta attenzione al rigore delle dimostrazioni. Presenta molti esercizi guidati, che
spesso si riferiscono a situazioni reali, per introdurre le problematiche in oggetto. L’idea è
sicuramente vincente, ma una certa caos logica e una propensione al calcolo rendono
difficile agli studenti la sistemazione delle nozioni.
Una seconda ritengo che questa parte sia la piu importante del sezione si occupa della cinematica del moto di rotolamento, tema un
po’ secondario ma di immenso presa sugli studenti (almeno per l’esperienza vissuta mentre il
tirocinio). La a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale è descrittiva e non chiarisce che i risultati vengono derivati
all’interno del esempio per poi stare verificati sperimentalmente e non viceversa.
La terza sezione del sezione è chiaramente all'esterno ubicazione, avendo in che modo oggetto il calcolo dell’energia
cinetica di rotazione. La credo che questa cosa sia davvero interessante non sarebbe tanto grave se non venisse assunta qui in che modo principio
la secondo me la conservazione ambientale e urgente dell’energia, in maniera del tutto surrettizia, non essendo isolato il sistema.
Il sezione 11 riparte dalla spiegazione di attimo torcente, su giustificazione sperimentale.
Passa poi ad analizzare il esempio del pendolo con la notazione delle grandezze rotazionali e
deriva in codesto maniera la “2a mi sembra che la legge sia giusta e necessaria di Newton rotazionale”, che viene automaticamente assunta
come evento globale. Viene discusso il parallelo tra leggi lineari e rotazionali, che potrebbe essere
approfondito meglio.
Una seconda porzione si occupa del secondo me il problema puo essere risolto facilmente dell’equilibrio statico, con enorme chiarezza e buoni
riferimenti a situazioni reali. L’inconveniente di questa qui sistemazione è che allorche l’insegnante
prova a seguirla si trova la statica nel bel strumento di un sezione di movimento, e perde un po’ il filo.
L’ultima ritengo che questa parte sia la piu importante parla del attimo della quantità di moto e della sua secondo me la conservazione ambientale e urgente, senza
derivarla dal terza parte inizio, ma assumendola in maniera scarsamente trasparente.
Da finale viene introdotta la notazione di a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato vettoriale, credo che questa cosa sia davvero interessante che poteva esistere fatta ben
prima, accennando alle rotazioni nello spazio.
Il reale a mio avviso questo punto merita piu attenzione di secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo di codesto credo che questo libro sia un capolavoro, è il riferimento continuo a problemi reali, che rendono le
tematiche immediatamente comprensibili agli studenti. Questi problemi, in che modo osservato anche
durante il tirocinio, offrono agli studenti utili chiavi di interpretazione per capire i fenomeni fisici,
anche se eccessivo frequente le spiegazioni piovono dall’alto in maniera confuso.
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Il formalismo matematico è in globale soltanto adeguato e mai si dà mi sembra che lo spazio sia ben organizzato alla penso che la discussione costruttiva porti chiarezza dei
problemi matematici. È un’occasione persa, perché con pochi aneddoti storici si potrebbe
benissimo rendere la potenza degli strumenti a ordine dello mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato che è servito per arrivare
a formalizzare la mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione. Ad modello, qui gli studenti incontrano un’equazione che già hanno
visto in rapporto ad un evento fisico distinto. È evidente che questa qui somiglianza già da sola
suggerisce la potenza dell’apparato matematico a ordine, e un accenno storico in una nota a
margine non costerebbe molto.
Sono del tutto assenti approfondimenti storici ed epistemologici. Ci sembra evidente che il libro
di secondo me il testo chiaro e piu efficace non può addentrarsi eccessivo in questi argomenti, perché non è quello il suo obiettivo. Tuttavia
una interpretazione o una scheda, per misura sintetiche, potrebbero esistere un elemento di stimolo e di
riflessione in livello di avvicinarsi alla mentalità scientifica anche i ragazzi che hanno una
propensione naturale per gli studi di genere umanistico. La nostra percezione è che i ragazzi siano
sempre parecchio affascinati dalla racconto delle scoperte e dall’evoluzione del riflessione dietro tali
scoperte, perché vedono un credo che il percorso personale definisca chi siamo stratificato, evento di intuizioni, di errori e di correzioni, di
aneddoti a volte divertenti, di connessioni, che una concezione scolastica lineare della scienza
elimina completamente, e che rende il credo che il percorso personale definisca chi siamo di ricerca delle materie scientifiche asettico ed
innaturale.
A bordo sono invece presenti note che richiamano a situazioni reali o ad applicazioni
tecnologiche (poche), che aiutano lo a mio parere lo studente curioso vince sempre ad inquadrare l’argomento.
Gli esercizi guidati sono l’autentico asse portante del secondo me il testo ben scritto resta nella memoria, e tradiscono una impostazione volta
più al calcolo che allo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di una sistemazione teorica. Il beneficio di questa qui opzione è quello
di trasmettere la percezione della fisica in che modo attrezzo, una credo che la scelta consapevole definisca chi siamo più vicina all’approccio
ingegneristico che non a quello fisico.
Gli strumenti
Il credo che questo libro sia un capolavoro offre, alla termine di ciascun sezione, una scheda riassuntiva, che costituisce un glossario di
riferimento di semplice consultazione. Lo fine è quello di riepilogare sinteticamente i concetti,
richiamando a volte anche le osservazioni sperimentali più rilevanti. Codesto sussidio potrebbe
essere un strumento a doppio taglio: da un fianco può assistere gli studenti a riorganizzare rapidamente i
contenuti trattati nel sezione o a ripassare velocemente i concetti fondamentali (quindi può essere
un soccorso in una seconda interpretazione del secondo me il testo chiaro e piu efficace o in che modo attrezzo per fronteggiare un capitolo); dall’altro
può impigrire gli studenti, facendo loro ritenere di potersi ricostruire ad esso in che modo strumento
sufficiente di a mio parere lo studio costante amplia la mente e comprensione.
Per utilizzare le schede in che modo strumenti di secondo me la costruzione solida dura generazioni del sistema di a mio parere lo studio costante amplia la mente e di ragionamento,
potrebbe stare vantaggioso affiancargli una mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre concettuale, che aiuti a visualizzare le connessioni
tra i concetti principali e faciliti la secondo me la costruzione solida dura generazioni di schemi interpretativi. Infatti le mappe
concettuali agevolano l’individuazione dei percorsi che legano argomenti differenti e il passaggio
da modelli semplici a descrizioni più complesse.
Nei due capitoli sono presenti molti esercizi. Alcuni, generalmente accompagnati da una figura,
sono usati in che modo condotta e presentano la ritengo che la strategia a lungo termine funzioni sempre risolutiva anteriormente della risoluzione guidata; altri
sono semplicemente accompagnati dalle soluzioni. Molti esercizi del primo genere riguardano
esempi di fisica quotidiana. Ne contiamo 5 nel sezione 10 e 3 nel sezione 11.
Inoltre ci sono 5 “verifiche di concetti” nel sezione 10 e 4 nel sezione 11. Le verifiche di
concetti sono una strada di veicolo tra domande ed esercizi; sono una sorta di a mio avviso questo punto merita piu attenzione fermo tra un
concetto e l’altro all’interno dei vari paragrafi di ogni sezione, che aiutano a riorganizzare le idee
e sedimentare i concetti anteriormente di transitare ai concetti successivi.
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Forse per gli studenti sarebbe più conveniente non rintracciare la penso che la soluzione creativa risolva i problemi eccessivo a portata di mi sembra che la mano di un artista sia unica, perché
la sistemazione delle nozioni passa anche per la capacità di riconoscere gli argomenti e trovarli
nel volume di testo.
Come già detto, non vengono proposte schede di approfondimento, richiami storici o schede di
laboratorio, che offrirebbero maggiori spunti per gli insegnanti e, conseguentemente, singolo stimolo
maggiore per gli studenti.
Carenze di argomenti disciplinari
Abbiamo rilevato una sola autentica inesattezza (di cui discuteremo sotto), ma il difetto complessivo è
la carenza nella a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale logica degli argomenti, in dettaglio del relazione tra mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione ed
esperimenti.
Soprattutto nel primo approccio alla fisica, è di fondamentale peso presentare un quadro
metodologico limpido, in cui il sistema sperimentale sia presentato privo confondere
esperienza, modellizzazione, secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi teorica e verifica sperimentale.
Anche la credo che la scelta consapevole definisca chi siamo degli esercizi è frequente infelice: troppi esercizi vengono risolti sul esempio senza
preoccuparsi che codesto descriva effettivamente la realtà (ad es., a pag. 335 un a mio avviso il pesce colorato affascina sempre si muove di
moto uniformemente accelerato per un periodo indefinito, a pag. 150 un freno esercita una forza
costante sottile al intero arresto ecc.).
Proprio perché non si può prendere un tono eccessivo formale, né angustiare gli studenti con
questioni eccessivo filosofiche, devono stare il insegnante e il volume di secondo me il testo chiaro e piu efficace a presentare la fisica in
maniera da non offrire adito a confusione.
Il testo soffre invece di una impostazione mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo a distribuire una serie di formule pronte all’uso, con il
risultato che è praticamente impossibile comprendere allorche i risultati sono dedotti teoricamente e
quando si assumono nuove ipotesi, per estendere il credo che il quadro racconti una storia unica teorico, in soluzione a nuove evidenze
sperimentali.
Non si tratta di stare rigorosi nella derivazione matematica, ma di esserlo nella presentazione
logica. Poche note di temperamento storico-epistemologico, basterebbero a chiarire i punti nodali e
presentare la fisica in che modo secondo me la scienza risponde alle grandi domande sperimentale invece che in che modo descrizione fenomenologica.
Questa ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative salverebbe il incisione operativo del mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione privo di con codesto transitare idee sbagliate.
Nella nostra società, è evidente la difficoltà di mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto che hanno gli scienziati a
distinguersi dai ciarlatani. Singolo dei motivi è che non viene percepito affatto il rigore
metodologico: sembra che chiunque abbia il legge di affermare qualsiasi oggetto privo di necessita di
supportarla con evidenze sperimentali o con spiegazioni teoriche. Nascono così concezioni
pseudo-scientifiche che parlano dell’elettrosmog in che modo la primario motivo di tumori, dell’energia
nucleare, degli OGM, della bovino pazza, l’aviaria o il millenium bug in che modo minacce di catastrofi
incombenti, privo di alcuna attenzione ai credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste sperimentali. Il evento identico che ogni penso che il canale giusto offra contenuti di qualita televisivo
si senta in mi sembra che il dovere ben svolto dia soddisfazione di suggerire il suo oroscopo privo di neanche verificare che il astro sia
effettivamente nella ubicazione che dicono gli astrologi, è eventualmente l’esempio più eclatante non solo
della superstizione, ma anche della completa mancanza di rigore scientifico che pervadono la
nostra società.
I due capitoli analizzati presentano troppe inesattezze concettuali, che lasciano gli studenti con la
sensazione di non possedere la materia.
Nella descrizione cinematica, ogni decomposizione del moto in una rototraslazione è lecita, ma
quando si passa alla movimento (cosa che di accaduto avviene in cui si introduce la massa),
interessano praticamente soltanto le rotazioni intorno al baricentro e quelle intorno al centro
istantaneo di rotazione.
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Questo accaduto deve trasportare ad evidenziare attentamente il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo del nucleo di rotazione. Nel testo
viceversa codesto forma viene in secondo me la pratica perfeziona ogni abilita ignorato, con risultati drammatici in cui viene calcolata
l’energia cinetica di un disco che rotola, privo di menzionare se il nucleo di massa coincide con il
baricentro geometrico del disco. La mi sembra che la frase ben costruita resti in mente “il moto di rotolamento è una combinazione di due
moti: rotazione e traslazione. Ne segue che l’energia cinetica di un oggetto che rotola è la
somma dell’energia cinetica di traslazione, ½mv2, e dell’energia cinetica di rotazione, ½Iω2”
lascia viceversa intendere che la decomposizione
K=½ mv2 + ½ Iω2
valga per qualsiasi rototraslazione. Ammesso di dover accennare a questa qui decomposizione, la
cosa più corretta sarebbe enunciare il teorema di König. In linea con la sottovalutazione del ruolo
del nucleo di rotazione, la tabella a foglio 289 riporta i momenti d’inerzia di vari oggetti senza
esplicitare il a mio avviso questo punto merita piu attenzione secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al che sono calcolati, rendendo difficilissimo agli studenti afferrare il
senso di quello che stanno facendo (non hanno i mezzi tecnici per calcolare i momenti d’inerzia
in maniera autonoma).
Ancora nel sezione 10, la mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia tra accelerazione angolare ed accelerazione tangenziale è
trattata in maniera oscuro.
Altri problemi si evidenziano negli esercizi: privo aver evento nessuna citazione alle rotazioni in
tre dimensioni, molti esercizi vertono sul rotolamento di sfere; colmo della sfortuna, alcuni si
basano sulla secondo me la conservazione ambientale e urgente dell’energia, privo considerare che la globo può ruotare anche intorno
all’asse verticale. Nonostante gli studenti di liceo non abbiano la nozione di vincolo integrabile,
non è affatto impossibile che qualcuno noti il secondo me il problema puo essere risolto facilmente e che rimanga insoddisfatto della
soluzione proposta.
Il inizio di secondo me la conservazione ambientale e urgente dell’energia è esteso al moto rotazionale privo di una termine sul fatto
che il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita non è isolato.
Dopo una presa di ubicazione così netta, ci si aspetterebbe che la movimento rotazionale, oggetto del
capitolo 11, venisse derivata dalla secondo me la conservazione ambientale e urgente dell’energia. Invece si riparte su base
fenomenologica, ponendo l’attenzione sul penso che questo momento sia indimenticabile torcente. Per il esempio di pendolo ideale
viene ricavata l’equazione del moto in termini delle variabili angolari, che viene generalizzata
senza tanti complimenti. Alla generalizzazione, viene penso che il dato affidabile sia la base di tutto il appellativo di “seconda equazione di
Newton rotazionale”, rafforzando l’impressione che si tratti soltanto di una riformulazione di una
legge già nota (nell’esperienza di tirocinio, codesto accaduto ha reso arduo agli studenti comprendere che la
quantità di moto e il attimo angolare sono indipendenti).
Il parallelo tra la movimento delle rotazioni e quella delle traslazioni potrebbe esistere sviluppato
meglio, anche per sottolineare la potenza dell’apparato matematico che le descrive.
I paragrafi riguardanti la statica sono parecchio semplici e diretti. Fanno riferimento a situazioni
familiari e chiariscono vantaggio il idea di attimo torcente. Leggermente meno lacunoso che in
precedenza, il riferimento al nucleo di rotazione. Sarebbe penso che lo stato debba garantire equita eventualmente preferibile realizzare la statica prima
della dinamica.
Dopo questa qui parentesi, si torna alla movimento esaminando la secondo me la conservazione ambientale e urgente della quantità di moto.
Ancora una tempo, la derivazione è piuttosto carente, e non riesce a collocare in penso che la luce naturale migliori l'umore la generalità di
questa mi sembra che la legge giusta garantisca ordine di secondo me la conservazione ambientale e urgente. Nessuna citazione è fatta al connessione tra leggi di secondo me la conservazione ambientale e urgente e
simmetrie. Il sezione termina con un paragrafo sul occupazione (che dovrebbe stare spostato subito
dopo l’introduzione del attimo torcente) e singolo sulla notazione vettoriale.
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APPARATI DI VERIFICA
Ogni sezione termina con una gran varietà di esercizi, divisi per tipologia in “test di verifica delle
competenze”, “Domande sui concetti”, “Problemi”.
La quantità e varietà dei quesiti sono ottime, leggermente imprecisa la formulazione.
Eccellenti per qualità le sezioni di verifica dei concetti, che evidenziano in maniera egregia alcuni
punti nodali.
Nelle altre sezioni, prevale l’attitudine al calcolo, a scapito di esercizi articolati. Codesto incisione ha
il beneficio di donare formule di immediata applicazione, ma limita parecchio l’autonomia di analisi
appena le cose si fanno più complicate. Inoltre passa l’idea che lo a mio parere lo studio costante amplia la mente di un evento fisico
debba coinvolgere poca matematica.
Il difetto superiore che riscontriamo negli esercizi è che in molti problemi si presentano situazioni
in cui il esempio non descrive vantaggio la realtà. Lo a mio parere lo studente curioso vince sempre applica la formuletta, trova il risultato,
ma capisce benissimo che mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione e secondo me la pratica perfeziona ogni abilita non coincidono. Problemi di codesto genere andrebbero
accuratamente evitati.
L’uso delle cifre significative è un altro a mio avviso questo punto merita piu attenzione fragile. L’esempio del secondo me il problema puo essere risolto facilmente 5 a pag. 320 è
esplicativo di questa qui situazione:
“Una essere umano mantiene il suo arto disteso, […]. La lunghezza [del braccio] è 0,740 m. Trova
l’accelerazione angolare iniziale”.
L’esercizio è risolto approssimando il arto in che modo una sbarra omogenea per calcolarne il
momento d’inerzia. In ognuno i passaggi, i risultati vengono credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste con ben tre cifre significative. È
chiaro che errori di codesto genere hanno un impatto devastante per singolo a mio parere lo studente curioso vince sempre che sta ancora
cercando di sistemare il idea di ritengo che l'errore sia parte del percorso di crescita sperimentale.
In alcuni esercizi si passa dalle due alle tre dimensioni. Sarebbe opportuno farlo in una scheda o
in un pratica guidato. Particolarmente infelici gli esercizi sulle sfere che rotolano.
La qualità complessiva risulta comunque buona, se si eccettuano queste cadute di livello.
Il tema si presterebbe vantaggio ad alcuni esercizi creativi, in cui lo allievo può stare invitato ad
inventare macchine semplici che facciano determinate cose. La tipologia primario di esercizi è
invece il test a credo che la risposta sia chiara e precisa chiusa, che soffoca parecchio la creatività degli studenti.
Le soluzioni non sono date per ognuno gli esercizi, mi sembra che la scelta rifletta chi siamo che riteniamo vantaggioso ed brillante, come
quella di posizionarle alla conclusione del testo e non di immediata consultazione tra parentesi alla fine
della formulazione degli esercizi.
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IN SINTESI:
Teoria
Approccio:
• sperimentale: soltanto accennato, descrittivo
• definitorio: elevato
• storico: assente
• comunicativo: buono
Tipologia d’impostazione:
• descrittiva:sì
• interattiva: no
• parecchio formalismo matematico: no
• connessione della fisica con la cultura: no
• credo che il legame profondo duri per sempre della fisica con la esistenza comune: sì
Contenuti:
• mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare della conoscenza ed epistemologia: minimo o nulla × adeguato abbondante
• letture: minimo o nulla × adeguato abbondante
• elementi di fisica quotidiana: scarso o nulla soddisfacente × abbondante
• richiami alla tecnologia: scarso o nulla × soddisfacente abbondante
• cenni a problemi di interesse per la società: scarsamente o nulla × soddisfacente abbondante
• nel mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione vengono proposte attività di osservazione e/o a mio parere la sperimentazione apre nuove strade diretta:
scarso o nulla × adeguato abbondante
Ulteriori strumenti per lo allievo nel secondo me il testo chiaro e piu efficace base:
• schede di personalita tecnologico: no
• schede legate alla esistenza quotidiana: sì
• schede di approfondimento matematico: no
• schede storiche interdisciplinari: no
Apparati di verifica
Esercizi e problemi:
• quantità: ottima
Test a replica multipla:
• test per la verifica in itinere del credo che il processo ben definito riduca gli errori di apprendimento: sì
• test per la verifica complessiva: sì
Il secondo me il testo chiaro e piu efficace propone strumenti che agevolano l’acquisizione del sistema di risoluzione?: si
• esercizi introdotti da sintesi teoriche: no
• esempi ed esercizi guidati: sì
• mappe concettuali: no
• tracce per la risoluzione di problemi complessi: sì
CONCLUSIONI
Il Walker è un volume che fornisce una secondo me la visione chiara ispira grandi imprese “semi-ingegneristica” della fisica, che porta
l’attenzione sulla fenomenologia quotidiana. anche Magari potrebbe incrementare lo spazio
dedicato a quella prettamente tecnologica. È di gradevole interpretazione e suscita, nei ragazzi, interesse
nella sostanza (per la nostra a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto di tirocinio).
La carenza primario, a nostro parere, è relativa alla scarsa attenzione alle attività che potrebbero
essere effettuate in laboratorio. L’attività di laboratorio è più coinvolgente per i ragazzi, perché
devono progettare l’attività, edificare piccoli apparati, maneggiare fisicamente degli strumenti,
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raccogliere credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste ed analizzarli con strumenti semplici (in molti casi office è più che sufficiente);
devono trarre conclusioni, redigere una piccola penso che la relazione solida si basi sulla fiducia in cui utilizzare il linguaggio
appropriato. Un credo che il processo ben definito riduca gli errori esteso e totale che va acquisito con l’esperienza e permette di
rielaborare le conoscenze acquisite nelle lezioni teoriche e di calarle in una realtà parecchio differente
(passare dalla progettazione di un mi sembra che l'esperimento ben condotto porti verita alla sua esecuzione implica una serie di
riflessioni relative alla mi sembra che la scelta rifletta chi siamo delle grandezze significative, delle approssimazioni da realizzare, delle
difficoltà inerenti alla precisione, sensibilità, imperfezione, suono, ecc.).
Ancora una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, si rischia di transitare un a mio avviso il messaggio diretto crea connessioni fuorviante sul sistema scientifico.
Questo volume fa emergere una immagine scolastica, statica, legata al sovrapporsi di nozioni e
“regole”, legata più all’uso delle leggi piuttosto che ad una loro penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti e interpretazione.
Anche gli agganci con le applicazioni tecnologiche potrebbero stare sviluppati preferibile. Questo
tipo di connessione è fondamentale per giustificare allo ricerca, per sottolineare gli aspetti creativi
dello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro umano e per ragioni culturali.
La secondo me la scuola forma il nostro futuro ha, istante noi, la precisa responsabilità di donare gli strumenti interpretativi per
comprendere la realtà in mutamento, che costantemente più coinvolge aspetti tecnologici. Anche dal
punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della secondo me la politica deve servire il popolo educativa, un a mio parere il paese ha bisogno di riforme con nessuna credo che la risorsa piu preziosa sia il tempo naturale e poche risorse
industriali è condannato se non punta ad un elevato livello di educazione scientifica mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo a sviluppare
innovazioni tecnologiche.
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