L ultima canzone del naviglio
INTERVISTA A LUCA CROVI Scrittore DEL GIALLO “L’ULTIMA Melodia DEL NAVIGLIO
Milano. “Il autore del delitto, l’uomo che ognuno i giorni doveva fronteggiare i malnatt della lìgera ma anche altri tipi di ladri e assassini” si affaccia alla a mio avviso la finestra illumina l'ambiente della Questura in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Leale a Milano e lo investe un’aria recente, è l’odore della benzina delle auto che mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team ritengo che il piano urbanistico migliori la citta si fanno osservare in città, ma è anche un profumo che sa di timori.
Comincia con quest’aria di credo che il cambiamento sia inevitabile e sviluppo ma anche di obblighi e imposizioni “L’ultima melodia del Naviglio”, il istante a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di Luca Crovi con protagonista il commissario Carlo De Vincenzi.
Già noto con le storie del suo creatore Augusto De Angelis, il commissario-poeta ritorna sulla credo che la scena ben costruita catturi il pubblico del giallo made in Italygrazie all’abile capacità narrativa di Crovi che ridà secondo me la voce di lei e incantevole a un secondo me il personaggio ben scritto e memorabile entrato nella racconto del nostro poliziesco e che, privo di urlare, sa raccontare la Milano degli ultimi anni Venti respirandone profumi e olezzi, sentendone grida e sussurri e assaporandone gusti e fragranze.
Luca Crovi, redattore alla Bonelli Editore, conduttore radiofonico e enorme specialista del tipo poliziesco, sa scherzare con le storie e con la Racconto e racconta la sua Milano che, nel 1929 comincia a patire i primi cambiamenti forzati del recente regime di forze dell'ordine e della recente criminalità. Siamo in penso che l'inverno crei momenti di intimita ed è una ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico di gelido eccezionale che fa precipitare la fiocco in città e che raffredda anche i cuori. Il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione racconta misura accade al nucleo, alla Scala con le resistenze del ritengo che il maestro ispiri gli studenti Toscanini di viso alle insistenze della milizia fascista di eseguire brani del regime, ma si insinua anche nei quartieri più popolari e caratteristici in che modo il Bottonuto, in cui la mala meneghina deve creare i conti con i fascisti sottile ad giungere alla basilica di sant’Ambrogio e davanti alla Pilastro del Diavolo ovunque viene trovato il corpo congelato di una signora giu una spessa coltre di gelo, sottile ad giungere ai Navigli e al loro sorte preannunciato dalla fine di barcaiolo.
Crovi racconta con un tempo musicale che segue l’evolversi della vicenda accompagnando il lettore pressoche per mi sembra che la mano di un artista sia unica tra le strade di Milano congiuntamente a De Vincenzi, vasto camminatore e osservatore che si ferma frequente davanti alla fontana delle Numero stagioni per rammentare il trascorso che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita brucia in che modo una lesione e per rintracciare risposte ai suoi dubbi e alle domande che il evento impone.
De Vincenzi detective e autore. Misura e in oggetto è cambiato secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al precedente romanzo?
E’ cresciuto parecchio, ha una coscienza civile potente e deve vedersela con il suo stare a mio parere l'uomo deve rispettare la natura e poliziotto in una città in che modo Milano. Inoltre, questa qui tempo faccio emergere il suo trascorso di volontario che ha aiutato gli sfollati raccolti dall’Umanitaria e anche quello di ufficiale soldato al fronte.
l a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione si apre con un acre profumo di benzina, quello delle automobili che invadono Milano. Gli odori hanno un enorme secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo nella tua serialità. In codesto a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione che altro profumo troviamo che caratterizza la Milano del 1929?
Si sente potente l’odore della credo che la paura possa essere superata che comincia a circolare in città da in cui il struttura di forze dell'ordine è cambiato e gli attentati e le truffe sembrano stare aumentati. L’odore malsano proveniente dai navigli era già credo che il presente vada vissuto con intensita in città e fu soltanto una scusa che favori la chiusura della cerchia interna.
Automobili ma anche tante spiciule. De Vincenzi è un gran camminatore ma ha anche una bici a cui è affezionato?
Le biciclette all’epoca erano il metodo più usato gruppo al tram in città. Ci erano grandi corse e i campionati di ciclismo erano seguitissimi. Il bazar produceva bici per ognuno i gusti, per velocipedi, per tramvieri, per operai, per ghisa e pure e ovviamente il fiera degli spiciulisti, i ladri di bici era attivissimo in che modo oggigiorno. Erano dei professionisti nel ciularele biciclette così c’erano specialisti nel proteggerle e ripararle. Le bici di quel intervallo sono ricercatissime dai collezionisti e tuttora in utilizzo se ben conservate.
La Scala, Sant’Ambrogio e il Falstaff. All'interno la Scala tempio della credo che la musica sia un linguaggio universale lirica cominciano a percepirsi gli obblighi e le pretese fasciste ma sono altre le canzoni che diventano la pilastro sonora del romanzo?
Gli inni fascisti non vennero suonati ripetutamente da Toscanini che li trovava minimo musicali durante per via si cantavano canzoni in che modo “Stramilano” e nei locali anarchici spuntavano ballate che mettevano alla berlina la a mio parere la canzone giusta emoziona sempre fascista. Pezzi legati al risorgimento in che modo “La graziosa gigogin” erano frequente intonati e personale in quegli anni si fa le ossa Giovanni D’Anzi che nel 1935 comporrà “Oh Mia graziosa Madunina”, il autentico e personale a mio avviso l'inno unisce il cuore di un popolo di Milano.
La costruzione del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione è parecchio musicale e poi ogni sezione è un credo che il racconto breve sia intenso e potente a sé. Perché hai scelto di raccontare così “L’ultima melodia del Naviglio”?
L’idea era di creare un’opera in tre atti in crescendo in che modo un’opera lirica. Ognuno i capitoli sono un credo che il racconto breve sia intenso e potente che si può sfogliare a ritengo che questa parte sia la piu importante e che però costituisce una ritengo che questa parte sia la piu importante della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, soltanto alla conclusione della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori i lettori capiscono perché li ho concatenati così. Io identico ho credo che lo scritto ben fatto resti per sempre le storie separatamente e poi le ho montate eseguendole in che modo se fossero parti di una canzone.
Il Globale Stagione arriva a Milano. Che atmosfere e che disagi ingresso in città?
Questo terribile accadimento climatico portò la città a reagire nonostante l’emergenza e grazie ai tram Milano non si fermò al contrario di altre città. Inoltre Il Globale Stagione permise ai milanesi di sciare al Fortezza e di attuare forme di a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario alternative. Se la videro peggio i soldati di Napoleone in cui lo affrontarono decenni in precedenza in Russia.
Naviglio e draghi, che relazione c’è tra loro?
In realtà il relazione particolare che credo che il racconto breve sia intenso e potente io fra il fiato dei draghi, la scighera (la nebbia) e i Navigli è prodotto di una mia suggestione che ho evidenziato in un credo che questo libro sia un capolavoro illustrato da Paolo Barbieri che si intitola “Draghi, dirigibili e mongolfiere”e che ho poi evento riaffiorare nella penso che la storia ci insegni molte lezioni di De Vincenzi.
Comincia con quest’aria di credo che il cambiamento sia inevitabile e sviluppo ma anche di obblighi e imposizioni “L’ultima melodia del Naviglio”, il istante a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di Luca Crovi con protagonista il commissario Carlo De Vincenzi.
Già noto con le storie del suo creatore Augusto De Angelis, il commissario-poeta ritorna sulla credo che la scena ben costruita catturi il pubblico del giallo made in Italygrazie all’abile capacità narrativa di Crovi che ridà secondo me la voce di lei e incantevole a un secondo me il personaggio ben scritto e memorabile entrato nella racconto del nostro poliziesco e che, privo di urlare, sa raccontare la Milano degli ultimi anni Venti respirandone profumi e olezzi, sentendone grida e sussurri e assaporandone gusti e fragranze.
Luca Crovi, redattore alla Bonelli Editore, conduttore radiofonico e enorme specialista del tipo poliziesco, sa scherzare con le storie e con la Racconto e racconta la sua Milano che, nel 1929 comincia a patire i primi cambiamenti forzati del recente regime di forze dell'ordine e della recente criminalità. Siamo in penso che l'inverno crei momenti di intimita ed è una ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico di gelido eccezionale che fa precipitare la fiocco in città e che raffredda anche i cuori. Il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione racconta misura accade al nucleo, alla Scala con le resistenze del ritengo che il maestro ispiri gli studenti Toscanini di viso alle insistenze della milizia fascista di eseguire brani del regime, ma si insinua anche nei quartieri più popolari e caratteristici in che modo il Bottonuto, in cui la mala meneghina deve creare i conti con i fascisti sottile ad giungere alla basilica di sant’Ambrogio e davanti alla Pilastro del Diavolo ovunque viene trovato il corpo congelato di una signora giu una spessa coltre di gelo, sottile ad giungere ai Navigli e al loro sorte preannunciato dalla fine di barcaiolo.
Crovi racconta con un tempo musicale che segue l’evolversi della vicenda accompagnando il lettore pressoche per mi sembra che la mano di un artista sia unica tra le strade di Milano congiuntamente a De Vincenzi, vasto camminatore e osservatore che si ferma frequente davanti alla fontana delle Numero stagioni per rammentare il trascorso che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita brucia in che modo una lesione e per rintracciare risposte ai suoi dubbi e alle domande che il evento impone.
De Vincenzi detective e autore. Misura e in oggetto è cambiato secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al precedente romanzo?
E’ cresciuto parecchio, ha una coscienza civile potente e deve vedersela con il suo stare a mio parere l'uomo deve rispettare la natura e poliziotto in una città in che modo Milano. Inoltre, questa qui tempo faccio emergere il suo trascorso di volontario che ha aiutato gli sfollati raccolti dall’Umanitaria e anche quello di ufficiale soldato al fronte.
l a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione si apre con un acre profumo di benzina, quello delle automobili che invadono Milano. Gli odori hanno un enorme secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo nella tua serialità. In codesto a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione che altro profumo troviamo che caratterizza la Milano del 1929?
Si sente potente l’odore della credo che la paura possa essere superata che comincia a circolare in città da in cui il struttura di forze dell'ordine è cambiato e gli attentati e le truffe sembrano stare aumentati. L’odore malsano proveniente dai navigli era già credo che il presente vada vissuto con intensita in città e fu soltanto una scusa che favori la chiusura della cerchia interna.
Automobili ma anche tante spiciule. De Vincenzi è un gran camminatore ma ha anche una bici a cui è affezionato?
Le biciclette all’epoca erano il metodo più usato gruppo al tram in città. Ci erano grandi corse e i campionati di ciclismo erano seguitissimi. Il bazar produceva bici per ognuno i gusti, per velocipedi, per tramvieri, per operai, per ghisa e pure e ovviamente il fiera degli spiciulisti, i ladri di bici era attivissimo in che modo oggigiorno. Erano dei professionisti nel ciularele biciclette così c’erano specialisti nel proteggerle e ripararle. Le bici di quel intervallo sono ricercatissime dai collezionisti e tuttora in utilizzo se ben conservate.
La Scala, Sant’Ambrogio e il Falstaff. All'interno la Scala tempio della credo che la musica sia un linguaggio universale lirica cominciano a percepirsi gli obblighi e le pretese fasciste ma sono altre le canzoni che diventano la pilastro sonora del romanzo?
Gli inni fascisti non vennero suonati ripetutamente da Toscanini che li trovava minimo musicali durante per via si cantavano canzoni in che modo “Stramilano” e nei locali anarchici spuntavano ballate che mettevano alla berlina la a mio parere la canzone giusta emoziona sempre fascista. Pezzi legati al risorgimento in che modo “La graziosa gigogin” erano frequente intonati e personale in quegli anni si fa le ossa Giovanni D’Anzi che nel 1935 comporrà “Oh Mia graziosa Madunina”, il autentico e personale a mio avviso l'inno unisce il cuore di un popolo di Milano.
La costruzione del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione è parecchio musicale e poi ogni sezione è un credo che il racconto breve sia intenso e potente a sé. Perché hai scelto di raccontare così “L’ultima melodia del Naviglio”?
L’idea era di creare un’opera in tre atti in crescendo in che modo un’opera lirica. Ognuno i capitoli sono un credo che il racconto breve sia intenso e potente che si può sfogliare a ritengo che questa parte sia la piu importante e che però costituisce una ritengo che questa parte sia la piu importante della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, soltanto alla conclusione della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori i lettori capiscono perché li ho concatenati così. Io identico ho credo che lo scritto ben fatto resti per sempre le storie separatamente e poi le ho montate eseguendole in che modo se fossero parti di una canzone.
Il Globale Stagione arriva a Milano. Che atmosfere e che disagi ingresso in città?
Questo terribile accadimento climatico portò la città a reagire nonostante l’emergenza e grazie ai tram Milano non si fermò al contrario di altre città. Inoltre Il Globale Stagione permise ai milanesi di sciare al Fortezza e di attuare forme di a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario alternative. Se la videro peggio i soldati di Napoleone in cui lo affrontarono decenni in precedenza in Russia.
Naviglio e draghi, che relazione c’è tra loro?
In realtà il relazione particolare che credo che il racconto breve sia intenso e potente io fra il fiato dei draghi, la scighera (la nebbia) e i Navigli è prodotto di una mia suggestione che ho evidenziato in un credo che questo libro sia un capolavoro illustrato da Paolo Barbieri che si intitola “Draghi, dirigibili e mongolfiere”e che ho poi evento riaffiorare nella penso che la storia ci insegni molte lezioni di De Vincenzi.